La vacanza ideale per Controller e Responsabili Amministrativi
Secondo un sondaggio svolto da lastminute.com in 9 nazioni Europee, ben 3 italiani su 4 non abbandonano il lavoro neanche sotto l’ombrellone. Siamo ufficialmente i lavoratori europei più disponibili ad essere contattati dal capo anche in vacanza (74%)! Non fanno eccezione i Controller/Responsabili Amministrativi, che spesso non riescono a rilassarsi come dovrebbero durante le ferie. Eppure, un addetto al controllo di gestione, controllando una grande mole di numeri, accumula dati ed è sottoposto a piccoli episodi di confusione mentale, cui aggiungere stress, ansia, disturbi del sonno, stanchezza, mal di testa, e piccoli fastidi ingenerati dalla quotidianità.
Le vacanze devono quindi essere l’occasione migliore per rilassarsi e recuperare l’equilibrio psicofisico… ma come fare per recuperare le energie mentali spese durante l’anno? Anche quest’anno, gli psicologi non si sono risparmiati dal dettare le regole fondamentali:
1. Scegli una tipologia di vacanza adatta a te! Una vacanza sbagliata causa più stress e nervosismo di un Controllo di Gestione eseguito su Excel! Compatibilmente con chi ti accompagna, cerca di fare ciò che ti piace fare e abbi il coraggio di rifiutare cosa non fa per te.
2. In vacanza cambia i ritmi e le abitudini! Ad esempio: rinuncia ai caffè di troppo, dormi bene e stacca la sveglia.
3. Muoviti di più! Ad un taxi, preferisci un giro in bici o una lunga camminata. Se puoi, perditi in una passeggiata anche da solo: sarà più facile riprendere il contatto con te stesso.
4. Non programmare tutto! Non occorre fare un piano su ogni attimo della giornata, lascia qualche momento libero per agire di istinto.
5. Osserva! Riscopri la capacità di emozionarti, rimasta sepolta sotto telefonate di lavoro e routine di numeri e dati. Basta una macchina fotografica, un fiore colorato da inquadrare, un angolo di mare, di cielo, o un particolare di una statua.
6. Take your time and think positive. Ogni giorno appena sveglio, ribadisci a te stesso l’obiettivo psicologico della giornata, ad esempio: “Oggi voglio essere felice”. Trova la tua frase e ogni volta che ti prende lo sconforto, respira, ripeti la frase e ti sentirai subito meglio grazie al potere della mente e all’autoconvincimento.
7. Stress da souvenir?! No grazie! Rilassarsi significa nessun pensiero e non doversi immedesimare nella testa degli altri per scegliere il regalino giusto. Non spendere soldi in pensierini che saranno riciclati al primo banchino per la pesca di beneficenza!
8. Parla un’altra lingua! Se vai all’estero.. buttati! Chiedi il più possibile informazioni alla gente sui luoghi da visitare. Divertiti, impara vocaboli nuovi e mettiti in gioco: incontrare persone che non conosci attiva un’area del cervello importante e sposta in secondo piano quel cantuccio di mente dedicato a numeri e dati.
9. Stacca la spina dalla tecnologia! Molti cercano di coniugare la vacanza con il lavoro, grazie a tablet e smartphone che permettono il collegamento in tempo reale. Ma la vacanza trascorsa dietro a un portatile a controllare la posta, perde parte del suo significato.
10. Rifletti bene: se proprio devi lavorare, rimani in ufficio. Se invece vuoi recuperare le energie, allora vai in vacanza e ritrova il benessere. Come in tutte le cose, anche per le ferie è questione di scelte.
Ma quali sono le mete più gettonate? Inizia Agosto e Federalberghi traccia un primo bilancio sulle ferie estive degli italiani per il 2014. Intanto, questa estate cresce il numero degli italiani che vanno in vacanza: 28 milioni, che corrisponde al 47%, rispetto ai 26,8 milioni dell’anno scorso.
La vacanza preferita dagli italiani è in località marine: ben il 70% va in spiaggia. Il 48% sceglie il mare della Penisola o delle due isole maggiori, mentre il 22% si riversa nelle isole minori. Segue in classifica la montagna con il 15% delle preferenze, poi le località d’arte con il 5%. In calo rispetto al 2013 le località termali e del benessere ed in leggera risalita le località di lago.
Ben 5 milioni (rispetto ai 3,6 milioni del 2013) i connazionali che si sposteranno all’estero, la scelta ricade essenzialmente sulle grandi capitali europee, a discapito dei mari tropicali/località esotiche. Completano il quadro le grandi capitali extra-europee con New York in testa.
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